DMT. La molecola prodotta dalla ghiandola pineale che apre le porte di altri mondi

La DMT o dimetiltriptammina è una molecola prodotta dalla ghiandola pineale, presente anche in piante allucinogene, ed ha effetti psichedelici.
La storia della DMT è antichissima dato che le piante in cui è contenuta, come l’Ayahuasca, sono state utilizzate durante cerimonie, riti religiosi e di guarigione. Nel 1931 è stata riprodotta sinteticamente in laboratorio da Richard Manske e questo ne ha permesso lo studio ed anche la diffusione come droga.



Nel 1990 il Dr. Rick Strassman, medico americano specializzato in psichiatria, ha effettuato uno dei più grandi studi sugli effetti della DMT nell’essere umano. La sua ricerca è stata avviata sia per scopi terapeutici, ovvero capire se la DMT potesse avere un ruolo nei disturbi mentali, sia per scopi spirituali diciamo ovvero per capire come la DMT possa essere legata alle percezioni extrasensoriali e la trasformazione evolutiva personale.

La medicina moderna fino a poco tempo fa quasi ignorava il ruolo svolto dalla ghiandola pineale e ancora oggi ci sono molte cose che non comprendiamo. Tuttavia già nelle tradizioni orientali essa era associale alla visione interiore e all’illuminazione. Cartesio affermò che la ghiandola pineale fosse in qualche modo la “sede dell’anima”, l’intermediario tra il fisico e lo spirituale. Il corpo e lo spirito si incontravano qui, influenzandosi reciprocamente, e le ripercussioni si estendevano in entrambe le direzioni.

Quindi poiché la ghiandola pineale è legata al mondo spirituale, il Dr. Strassman volle scoprire se un picco improvviso di rilascio di DMT nel cervello prodotto dalla ghiandola pineale possa essere in qualche modo legato agli stati “psichedelici” che avvengono in modo naturale: la nascita, la morte, gli stati di pre-morte (NDE) le psicosi e le esperienze mistiche. Quello che ha sorpreso dai risultati del Dr. Strassman è stato che anche le esperienze di rapimenti alieni possono essere legate alla DMT.

Le scoperte e le testimonianze raccolte dal Dr. Strassman sono molto importanti per svelare cosa accade nel nostro cervello e quali sono le potenzialità dell’essere umano. Tutto questo può essere letto nel suo libro tradotto in italiano “D M T. La molecola dello spirito“. Di seguito inserisco alcuni estratti dal libro.

“Dmt – La molecola dello spirito, benché il titolo possa di primo acchito darlo a pensare, non è un libro “spirituale” nel senso più stretto del termine. Non contiene ricette per illuminazioni istantanee su ordinazione, ma è un serio testo scientifico dotato di un certo piglio divulgativo che però, volendo, può aiutarvi a chiudere un cerchio di domande importanti. Non potrà in alcun modo dirvi chi siete, tantomeno condurvi illesi a nuove presunte verità di origine spirituale,utili a riempire ulteriormente quello stracolmo calderone che è la proposta contemporanea. È piuttosto un testo che, nella semplice esposizione di ciò che è avvenuto durante i coraggiosi esperimenti condotti dal dr. Rick Strassman alla Scuola di Medicina dell’Università del New Mexico, sarà in grado di fornire a chiunque una base solida di elementi utili a delineare un nuovo orizzonte, senz’altro più cristallino nei confronti di ciò che definiamo Coscienza o Natura delle Realtà “altre”, dipanando così molte nebbie.

Ritengo Dmt – La molecola dello spirito in assoluto il testo più importante degli ultimi tredici anni. Mi ha permesso di uscire da quell’overdose di informazioni a cui mi ero sottoposto per l’amore che provavo nei confronti della conoscenza, aiutandomi così a delineare un aspetto più “armonico” di quanto conosciamo circa le meccaniche dell’Universo; sono certo fornirà anche a molti di voi la grande opportunità di unire tutti quei puntini rimasti per una ragione o per l’altra ancora scollegati tra di loro, in quel torbido terreno composto da tutte quelle straordinarie esperienze che, ogni notte, più o meno dalle 3 e 33 in poi, affrontiamo quando andiamo a coricarci: sogni lucidi, incontri con esseri di altre dimensioni (più o meno socievoli), entità mitologiche o psicopompe, viaggi astrali, viaggi nel tempo, incontri con i tulpa e chi più ne ha più ne metta. Tutte questioni ritenute solitamente di scarsa rilevanza, o più semplicemente considerate il frutto di problematiche inconsce rimaste irrisolte, le quali, durante la notte, per chissà quali misteriosi processi cognitivi non del tutto chiariti, sarebbero utili al cervello per dare un “senso” alle nostre banali esperienze quotidiane.

E se non fosse esattamente così? E se quei mondi fossero in realtà più reali di quanto non lo riteniamo possibile, sebbene ognuno di essi sia legato indissolubilmente al nostro “Io” profondo? Potremmo definirli “mondi-specchio” nel quale riconoscere la nostra vera natura che giace indisturbata sotto la maschera che indossiamo? Ecco, gli esperimenti compiuti dal dr. Strassman sono senza ombra di dubbio quanto di più vicino possediamo, in termini di dati e informazioni reali, tangibili, per definire meglio cosa siamo (e non chi) rispetto a questi fenomeni e quali siano le meccaniche coinvolte in questi processi notturni che danno luogo a tali esperienze che così tanto stravolgono la nostra vita.” Andrea Doria, dalla prefazione.

L’autore Rick Strassman rivela:

“L’ipotesi più generale è che la ghiandola pineale produca quantità psichedeliche di DMT in momenti eccezionali della nostra vita. La produzione di DMT da parte della pineale è la rappresentazione fisica di processi non-materiali ed energetici.”

“Anche la meditazione o la preghiera possono originare profondi stati alterati di coscienza. La produzione di DMT nella pineale potrebbe essere alla base di queste esperienze mistiche e spirituali.
Tutte le discipline spirituali fanno dei resoconti assolutamente psichedelici delle esperienze trasformative il cui conseguimento è l’obiettivo della loro pratica. Luce bianca accecante, incontri con entitàdemoniache e angeliche, emozioni estatiche, senso di eternità, suoni paradisiaci, sensazione di esser morti e poi rinati, contatto con una presenza amorevole e potente che sottostà a tutta la realtà: queste esperienze trascendono ogni definizione. Inoltre, sono tipiche di una completa esperienza psichedelica da DMT.”

In che modo la meditazione potrebbe provocare il rilascio di DMT nella ghiandola pineale? Secondo l’autore, le potenti onde cerebrali lente e sincronizzate che si creano nella meditazione profonda possono far vibrare la pineale a frequenze che indeboliscono le sue molteplici barriere contro la formazione di DMT. Il risultato finale è un’ondata psichedelica della molecola dello spirito prodotta dalla ghiandola pineale, che dà luogo a stati soggettivi di consapevolezza mistica.

Per scoprire come la nascita, la morte, le esperienze di pre-morte, i rapimenti alieni possano essere ricondotti alla DMT consiglio la lettura del libro.


“Non possediamo abbastanza immaginazione da renderci conto di quello che stiamo perdendo.”
Jean Toomer

2 commenti:

Unknown ha detto...

Dmt una chiave per l' universo

Volontario ha detto...

Castaneda usava il pejote!

 


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